Casa Inclusiva

Nuovo Edificio Unifamiliare

Entratico, Bergamo

2023 - 2024

Committente:
Fratelli Baroli

Progettazione Architettonica, coordinamento generale e Direzione Lavori:
Arch. Elio Moschini

Progetto e D.L. delle Strutture:
Ing. Paolo Fornoni
Coordinamento della Sicurezza:
Geom. Gianangelo Bronchelli

Costruttore:
Spedil S.r.l.

L’ipotesi di progetto nasce dall’esigenza da parte dei committenti di ottenere una soluzione abitativa ricalibrata in base alle esigenze abitative di una persona single. Il progetto è quindi l’occasione per riflettere su come rispondere in modo contemporaneo a tali esigenze, realizzando un manufatto che si integri nel paesaggio, in una porzione di territorio posta a margine del centro storico. L’idea è stata quindi quella di realizzare un volume di molto inferiore rispetto all’edificio esistente risalente agli anni sessanta, facendo un’operazione di sottrazione rispetto al volume originario costituito da due piani fuori terra e da una copertura a falde.
L’altro tema progettuale che ci siamo posti è stato quello di resistere alla tentazione di pensare l’affaccio principale rivolto verso valle a favore di una maggior relazione dello spazio del soggiorno col giardino privato e con la pubblica via da cui si accede alla residenza.
Ci è parso interessante riflettere in modo critico sul tema del diverso “carattere” dello spazio che in questo caso da pubblico (strada) diviene mano a mano più privato (giardino) e intimo (zona giorno e zona notte). Reinterpretare col progetto questo tema, che è caratterizzante della città antica, dove appunto lo spazio pubblico della strada e della piazza e privato della residenza funziona molto bene. Il carattere dello spazio diviene quindi l’elemento con il quale relazionarsi col contesto, nel senso di una reinterpretazione dei caratteri della città antica, mentre il linguaggio rigoroso e le pareti in intonaco bianco esaltano le preesistenze architettoniche, come il campanile della Chiesa Parrocchiale.
Il fronte principale è invece costituito da ampie vetrate a tutt’altezza che illuminano la zona giorno intervallate da porzioni ceche rivestite con doghe di larice posato in verticale. I muri dell’autorimessa posta al piano seminterrato sono invece in calcestruzzo sabbiato, al fine di accentuarne il contrasto con il volume che ospita la residenza.